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Pistoia e Prato, un documento condiviso per le politiche di sviluppo del territorio

Pistoia - Giovedì 16 febbraio 2017, nella Sala del Gonfalone del Palazzo comunale di Pistoia, si sono riunite le due giunte comunali di Prato e Pistoia. Si tratta della terza seduta congiunta, dopo quelle degli scorsi 21 dicembre a Prato e 24 gennaio a Pistoia. La seduta si è conclusa con la formalizzazione di un documento condiviso che individua precisi obiettivi e linee di azione congiunte per lo sviluppo dei due territori.

“Pistoia e Prato – si legge nel documento – si collocano al centro della Toscana settentrionale, tra la Città metropolitana fiorentina e l’area costiera, e lungo la direttrice tosco-emiliana, fino a Bologna. Stanno affrontando tematiche legate ad opere infrastrutturali e mobilità sostenibile, al fine di migliorare in accessibilità e sicurezza i collegamenti viari del traffico veicolare privato e del trasporto pubblico locale. Sono chiamate insieme a sviluppare politiche ambientali volte a ridurre l’inquinamento dell’aria, facendo parte della stessa zonizzazione individuata dalla Regione Toscana per la redazione dei Piani di Azione Ambientale. Sono caratterizzate da importanti concentrazioni industriali e artigianali, attraversate dalla crisi economica strutturale degli ultimi dieci anni, e oggi chiamate alla sfida di una ripresa ancorata all’innovazione, alla ricerca tecnologica e alla terziarizzazione. Hanno scelto di promuovere forti investimenti in cultura, sia in termini di recupero di patrimonio artistico, architettonico e museale, sia nelle attività delle arti e dello spettacolo. Pistoia e Prato sono città medie europee, dinamiche, dotate di servizi diffusi che necessitano oggi di processi di riorganizzazione e di riqualificazione, con forti presenze di comunità straniere, che nel tempo hanno sviluppato forme di integrazione avanzate, ma anche problemi da governare. Proprio grazie a questa esperienza, anche la nuova sfida della immigrazione deve essere affrontata con politiche di accoglienza improntate al rigore, al rispetto della legge e ad una solidarietà concreta.

In questo documento vengono tracciate le linee di un confronto articolato e di impegni condivisi per lo sviluppo delle comunità di riferimento, entro una cornice che dovrà prevedere una sfida riformatrice sotto il profilo del riordino istituzionale. Infatti, pur rimanendo le Province enti incardinati nell’ordinamento costituzionale, dobbiamo porci l’obiettivo ambizioso di una più forte aggregazione tra Comuni e di una spinta verso le possibili fusioni nell’area che va tra Firenze e la costa”.

In particolare il documento si concentra su strategie comuni per la promozione di politiche per la mobilità, quali il raddoppio della ferrovia Firenze - Viareggio, il potenziamento del TPL e l’integrazione modale tra ferro e gomma, il completamento di infrastrutture viarie strategiche, il potenziamento della segnaletica, e la promozione di politiche per una mobilità dolce, quali lo studio di un collegamento ciclo-fluviale tra il Bisenzio e l’Ombrone, la valorizzazione di percorsi di mobilità alternativa sportivo-turistica come l’Ippovia e di integrazione ferro-bici, la candidatura condivisa per i bandi europei sulla mobilità, la riqualificazione di viali cittadini e delle strade interquartiere dove istituire zone 30. Affronta inoltre il tema delle politiche per l’ambiente ed in particolare per la tutela dell’aria e dell’acqua, per la messa in sicurezza del territorio dal punto di vista idraulico e idrogeologico, e per una virtuosa gestione dei rifiuti contro l’abusivismo e per il loro corretto smaltimento volto prioritariamente al riciclo e al recupero.  I comuni di Pistoia e di Prato si impegnano inoltre ad un patto di consultazione preventivo nelle sedi competenti (assemblea di autorità d’ambito, assemblea delle aziende partecipate) anche sui temi relativi alla gestione dei servizi pubblici locali (gas, rifiuti e acqua). Obiettivi comuni anche per le politiche per la scuola, la cultura ed il turismo ed in particolare per l’accesso alla cultura e al sapere, per gli investimenti sull’arte contemporanea e sullo spettacolo.

Altro tema centrale del documento riguarda le politiche per la crescita economica e sociale dei territori, a partire dalla rilevanza dei distretti produttivi tessile, ferroviario e vivaistico. Da questo punto di vista, il processo di fusione in atto tra alcune delle associazioni di rappresentanza economica e le Camere di Commercio può rappresentare un interessante laboratorio di sperimentazione per la definizione di un’area di programmazione regionale. I due sindaci si impegnano a promuovere fin da subito un incontro fra le due camere di commercio e i presidenti delle due fondazioni ex bancarie per dare seguito a questo rapporto di cooperazione rafforzata anche sul piano economico. Altri obiettivi condivisi riguardano le politiche per la sicurezza urbana, per le quali i sindaci proporranno ai prefetti la convocazione congiunta, due volte ogni anno, del comitato per l’ordine e la sicurezza, al fine di coordinare azioni condivise per combattere fenomeni comuni, e un tavolo di coordinamento tecnico su videosorveglianza e controllo targhe.

“Ci impegniamo – scrivono gli amministratori dei due comuni nel documento condiviso - a costruire azioni comuni fra Prato e Pistoia per individuare e porre in essere politiche che pongano fine allo storico rapporto di area metropolitana, caratterizzato da tante buone intenzioni, ma poche azioni condivise. Politiche che siano aperte anche ad una vitale interlocuzione con l’area toscana costiera, più vicina grazie agli investimenti infrastrutturali ferrotranviari e aeroportuali in corso, e che sono strategiche per tutta la Regione, come il sottoattraversamento fiorentino nell’ottica di un sostegno coordinato tra l’alta velocità e le linee regionali. È necessario riaffermare la valenza di un'area di oltre un milione di abitanti come luogo della ricaduta delle azioni e delle decisioni dei singoli enti locali, dei consorzi e delle utilities. In questo senso la costruzione di una cornice unitaria su alcuni temi condivisi nella forma di una pianificazione strategica deve essere posta come obiettivo comune e prioritario”.

La Scheda