Quotidiano di eventi e tempo libero

"Da un capo all'altro", una mostra sul viaggio vissuto attraverso gli abiti. Fino al 7 gen

Galleria immagini

Fino a domenica 7 gennaio - Pistoia - “Gli abiti sono costruzioni di sogni, possibilità che possono aiutarci a costruire una geografia più giusta”.  Danilo Dolci 

Inaugura il 7 dicembre, alle ore 18 nei magnifici spazi de Le Stanze, normalmente non accessibili al pubblico, la mostra Da un Capo all’Altro ovvero nuovo atlante mobile di abitografia umana. Il progetto, accessibile fino al 7 gennaio, è curato da La luna al guinzaglio di Potenza ed è presentato dal Funaro e il Comune di Pistoia per Pistoia Capitale Italiana della Cultura 2017, in coproduzione  con Fondazione Matera Basilicata 2019, ente incaricato di curare Matera Capitale Europea della Cultura 2019, e in collaborazione con il Polo Museale Regionale della Basilicata.  Una mostra interattiva dedicata non a caso al viaggio, che crea un ponte fra due città chiamate ad interrogarsi sulla propria identità culturale per comprendere e accogliere anche quella di altri luoghi.

Da un Capo all’Altro è una mostra interattiva dedicata al viaggio ma è anche un gioco: il pubblico è chiamato ad attraversare arcipelaghi fatti di comodini, cassettiere ed armadi che custodiscono più di trecento abiti blu donati dalle persone. Quattro sono gli arcipelaghi/mobili da attraversare e ognuno è dedicato a una fase del viaggio: da lontano, corpo a corpo con i luoghi, la risacca del ricordo, la comprensione. Per poter passare da un arcipelago all’altro bisogna aprire ante e cassetti e, leggendo le etichette che li accompagnano, interagire con gli abiti in essi custoditi, per vivere stupori, piccole meraviglie e accedere a micro mondi poetici che raccontano la bellezza dell’Altro e dell’ Altrove. Alla fine del percorso i viaggiatori potranno timbrare la propria carta di viaggio (fornita all’ingresso).  Chi partecipa è invitato ad attraversare con i suoi sensi la “geografia” del vestito, osservandolo, infilando la mano in una tasca oppure aprendo una zip, sbottonando un bottone, guardando in un cappuccio. Attraverso azioni così familiari e quotidiane i capi “si attivano”: luci, suoni, venti, illusioni ottiche che raccontano il fascino, la paura, la voglia, lo stupore del viaggio, le emozioni e le sensazioni che tutti i corpi in transito hanno provato almeno una volta nella vita. Ogni abito si manifesta come un raccoglitore di esperienze, una tessitura tra luoghi, uomini e culture. Da un Capo all’Altro invita a mettersi in relazione con i vestiti utilizzando paradossalmente l’intimità dell’arredo domestico e dell’abbigliamento, per parlare dell’esperienza del viaggio, quella che più di tutte mette l’uomo in dialogo con l'Altro.

In questo capovolgimento, gli abiti danno vita a dei mondi interattivi poetici, intimi e delicati, divertenti e dinamici, vestendo nuove ed inedite trame di senso. Allo stesso modo, i mobili sono realmente mobili: perdono la loro fissità e si circumnavigano a tutto tondo come isole nello spazio espositivo, avendo la particolarità di poter essere aperti ed esplorabili da più lati.

La mostra offre inoltre spunti per l’approfondimento scientifico dando la possibilità di indagare il corpo umano in maniera interattiva. Questo è possibile grazie ad una app, che dà accesso ai contenuti speciali denominati “Scampoli di Scienza e Geografia”. Puntando il proprio smartphone su alcuni abiti ed inquadrando le costellazioni ricamate su di essi, è possibile fare un viaggio nel mondo attraverso le parti del corpo e sotto un cielo di costellazioni immaginarie dedicate ad oggetti quotidiani: l’abito con la “costellazione della collana” racconta, ad esempio, come è fatto e a cosa serve il collo e ci porta poi in Thailandia tra le donne Kaian, la “costellazione del pallone” racconta curiosità sui muscoli delle gambe facendoci viaggiare nell’antica Grecia e i suoi Giochi Olimpici. 

La mostra Da un Capo all'Altro è l'esito di un percorso che, partendo dai grandi temi del dossier di candidatura di Matera 2019, ha voluto esplorare argomenti universali come il viaggio, ma anche difficili come quelli dell’emigrazione. La strategia di Matera 2019 mira non solo a offrire opportunità alla scena creativa lucana per costruire contenuti inediti e attrarre nuovo pubblico, ma anche consentire una dinamica di export culturale del tutto originale per il nostro Paese. La scelta di Pistoia di ospitare la mostra Da un Capo all'Altro, nell’ambito delle iniziative legate a Pistoia Capitale Italiana della Cultura 2017, sostiene questo intento e alimenta la sinergia tra città che puntano sulla cultura come elemento centrale di sviluppo. L’esposizione si terrà in luogo speciale di Pistoia, normalmente non accessibile perchè oggi proprietà privata. Lungo Via Curtatone e Montanara, tra Vicolo degli Armonici e Piazzetta Mergugliese, sorge la sede dell’Accademia degli Armonici, circolo ricreativo per nobili e intellettuali, fondato nel 1785. Il primo nucleo, l’ex chiesa di Sant’Anna, conosciuta come S. Niccolao (già S. Maria in Torre), venne  acquistato nel 1789 poi ampliato tra la fine del XVIII e l’inizio del XIX secolo con alcuni vani del Palazzo delle Potesterie, prospiciente Piazza dello Spirito Santo e appartenuto alla soppressa Opera di S. Jacopo. Il nome con cui viene spesso citata, “Le Stanze”, deriva dalla sua organizzazione interna: una serie di vani tra loro comunicanti, ove veniva organizzato il gioco da tavolo o il biliardo e la lettura, sviluppati attorno ad un unico salone centrale, sede delle serate danzanti o dei saggi della Scuola di musica Mabellini, che qui ebbe la sede per alcuni anni dopo il 1850. L’aspetto attuale dell’edificio è frutto di un restauro completo voluto dagli Accademici, secondo stilemi di gusto neoclassico.

La luna al guinzaglio è un’Associazione potentina impegnata in percorsi artistici che coniugano un approccio ecologico ai temi dell’infanzia e del fare comunità.

Ogni laboratorio, performance, installazione, evento nasce dalla costruzione di processi sperimentali in cui l’oggetto rotto o da buttare attiva narrazioni, relazioni, dimensioni creative collettive. Attiva dal 2003, ha inaugurato nel 2008 un’officina creativa dal nome Il Salone dei Rifiutati, un luogo d’arte e di creatività interamente imperniato su approcci ecologici finalizzati a combattere le logiche dell’”usa e getta” e a tradurre oggetti rotti, consumati o apparentemente inutili, in nuove dimensioni espressive.

Il Salone dei Rifiutati è un CEA (Centro di Educazione Ambientale) che lavora sulla possibilità di dare nuova vita e forme inedite agli oggetti innescando una sorta di ciclo tra le aziende, l’associazione, le scuole e il terzo settore: il materiale di scarto prodotto da alcune aziende presenti sul territorio viene recuperato dagli operatori del Salone che, tramite un meccanismo di tesseramento lo forniscono agli istituti scolastici come materiale di cancelleria. Tutti i materiali di scarto forniti dalle aziende attraverso dei protocolli di intesa sono raccolti e stoccati presso i locali del Salone dei Rifiutati e sono inoltre a totale disposizione dei tesserati che hanno la possibilità di prelevarne gratuitamente determinate quantità per i propri fantasiosi riusi. Da anni il collettivo porta avanti un percorso di ricerca sulla relazione tra l'uomo e l'oggetto quotidiano, indagandone le numerose semantiche e dando vita ad attività che vedono gli oggetti quotidiani come ponti sociali e condensatori di vissuto, dall'autonomia all'arte, dall'ecologia alla ritualità.

Dal 7 dicembre 2017 al 7 gennaio 2018 Le Stanze - Via Curtatone e Montanara 14, Pistoia

Orari: da martedì a venerdì: 16,30 - 19,30

sabato e festivi 10 - 13 / 16,30 - 19,30

chiuso il lunedì

chiusura 23 - 27 dicembre e 1 gennaio

Mostra per adulti e bambini dai 4 anni in su.

INGRESSO LIBERO

Per info e prenotazioni: +39 347 93 15 416

www.dauncapoallaltro.eu

La Scheda