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“Storie e immagini di vita”: la presentazione alla biblioteca San Giorgio

Mercoledì 21 febbraio alle ore 17 in sala Bigongiari - Pistoia Nell’ambito del nuovo ciclo di “Leggere, raccontare, incontrarsi...”, mercoledì 21 febbraio alle 17 in Sala Bigongiari della bibiblioteca San Giorgio viene presentato il libro “Storie e immagini di vita” (Settegiorni editore) a cura di Tiziana Spacagna e con fotografie di Sara Luisi.

Alla presentazione intervengono l’ assessore alle politiche sociali del Comune di Pistoia, Elisabetta Pini, psicologa della Cooperativa Gruppo incontro,Tiziana Spacagna, assistente sociale della Cooperativa Gruppo incontro, Marcello Suppressa, direttore della Caritas diocesana di Pistoia e gli ospiti dell'Albergo popolare del Comune di Pistoia.

Coordina Luca Boschi, giornalista e scrittore.

L'Albergo popolare è una struttura del Comune di Pistoia che ha la funzione di offrire accoglienza notturna e ospitalità di emergenza a persone con grave disagio sociale, emarginate e senza dimora. L'alloggio offerto, a seconda delle situazioni, può essere sia di breve che di lunga durata. In quest'ultimo caso l'accoglienza è intesa come un periodo di sosta "protetta e temporanea", al fine di consentire alle persone inserite di canalizzare risorse ed energie verso una nuova organizzazione della propria vita. Dal 2014 è gestito dalla Cooperativa Gruppo incontro e da Co&So, il consorzio di riferimento.

Il volume, che contiene il risultato di una campagna fotografica voluta dalla cooperativa e che ha visto come protagonisti gli ospiti dell'albergo, vuole raccontare attraverso le parole e le immagini il percorso umano di chi a un certo punto della sua vita si è trovato ai margini della società. Undici uomini, di diversa età e provenienza, mostrano attraverso l'obiettivo di Sara Luisi i luoghi, le strade, le panchine, i capannoni dove hanno vissuto e sono sopravvissuti e rievocano le loro esperienze di disagio ma anche di dignità e speranza. Si è trattato di un percorso non facile, che ha dovuto scontrarsi inizialmente con la ritrosia di chi non voleva mettere in piazza i propri drammi, ma che piano piano è riuscito a rendere sempre più partecipi le persone coinvolte e le ha portate a raccontarsi, dopo tanti anni di silenzio, e a condividere ricordi ed emozioni.

La Scheda