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Orchestra Leonore, Daniele Giorgi, Midori: appuntamento al Manzoni di Pistoia

PISTOIA -  Sabato 23 marzo 2019 alle 21 al Teatro Manzoni di Pistoia

Appuntamento con la XV Stagione Sinfonica Promusica – promossa da Associazione Teatrale Pistoiese, in collaborazione con Fondazione Pistoiese Promusica e con il sostegno di Fondazione Caript – sabato 23 marzo alle 21 al Teatro Manzoni di Pistoia.

Alla guida dell’Orchestra Leonore, in un programma che accosta capolavori eterogenei nello stile ma intimamente connessi fra loro, il suo Direttore Musicale Daniele Giorgi. Ospite della serata la giapponese Midori, fra le figure più acclamate del violinismo internazionale.

Artista visionaria, attivista ed educatrice, durante la sua straordinaria carriera Midori è anche un’ambasciatrice culturale nota a livello mondiale. A Pistoia interpreta il Concerto n. 1 di Sergej Prokof’ev.

 

Il programma si apre con il Concerto in Mi bemolle maggiore “Dumbarton Oaks” di Igor Stravinskij. Dumbarton Oaks è una sontuosa villa nei dintorni di Washington, residenza, all’epoca, dei mecenati Robert e Mildred Bliss, i quali commissionarono a Stravinskij un concerto per la ricorrenza del trentesimo anniversario delle loro nozze. Per l’occasione, il compositore si ispirò ai Concerti Brandeburghesi (e in particolare al n. 3, anch’esso in programma in questo concerto), per scrivere un pezzo per orchestra da camera in cui Stravinsky utilizza i temi bachiani in modo personale e ironico, in un gioco contrappuntistico di sonorità asciutte e taglienti. Per la prima esecuzione, che si tenne l’8 maggio del 1938 proprio nella villa, a dirigere fu Nadia Boulanger, amica del compositore nonché uno dei docenti di composizione più influenti del Novecento.

 

Si prosegue con il Concerto per violino e orchestra n. 1 in Re maggiore op. 19 di Sergej Prokof’ev. Considerato uno dei capolavori della prima fase artistica del compositore russo, questo Concerto è pervaso da un senso di straordinaria freschezza e di strepitosa originalità, risultando la composizione caratterizzata da un’ispirazione agile e fantasiosa, da una scrittura strumentale virtuosistica ed essenziale, da una grande articolazione tematica e da un nuovo colore violinistico.

 

Di tutt’altro carattere è invece il Concerto Brandeburghese n. 3 in Sol maggiore, BWV 1048 di Johann Sebastian Bach. Dedicato, con gli altri cinque Concerti, al margravio Christian Ludwig del Brandeburgo-Schwedt, figlio minore di Federico Guglielmo di Prussia, il Concerto n. 3 è caratterizzato da un ritmo vigoroso e trascinante. Bach destina questa composizione ai soli archi (cui aggiunge il basso continuo del cembalo), sfruttando al massimo le sfumature timbriche di questa unica sezione orchestrale, in una serrata scrittura polifonica.

 

Chiude il concerto la Sinfonia n. 4 in Re minore, op. 120 di Robert Schumann, capolavoro sinfonico nella produzione del compositore, dalla gestazione tormentata: fu infatti ripresa e modificata a un decennio dalla prima stesura. Secondo una concezione del tutto originale, Schumann colloca il nucleo generatore della Sinfonia nell’introduzione, e utilizza poi in tutto il pezzo questo materiale tematico iniziale in modo da sintonizzarlo con l’espressione dei più svariati e contrapposti stati emozionali. Caratterizzata da quest’innovativa unitarietà, questa Sinfonia, senza dubbio la più sperimentale delle quattro composte da Schumann, ha ispirato i tardo-romantici.

 

 

I biglietti per i concerti (da € 5 a € 20) sono in vendita alla Biglietteria del Teatro Manzoni (0573 991609 – 27112) e online su www.teatridipistoia.it

 

La Scheda